Programmare con Scratch è semplice e divertente e allo stesso tempo allena la mente al pensiero logico.
Sviluppiamo dunque dei semplici esercizi per acquisire padronanza con i comandi di selezione.
Programmare con Scratch – primo esempio
Progettare l’algoritmo che, dati base e altezza di un triangolo, calcoli l’area se sono entrambi positivi, oppure stampi il messaggio “Valori di input errati“.
Innanzitutto scegliamo uno sfondo ed uno sprite qualsiasi.
Dopo creiamo le variabili necessarie:
base: rappresenta la base del triangolo e chiaramente deve essere un valore maggiore di zero.
altezza: rappresenta l’altezza del triangolo e deve essere un valore maggiore di zero.
area: è la variabile che memorizza il calcolo dell’area del triangolo.
Quindi chiediamo in input la base e l’altezza e, solo se questi valori sono entrambi positivi, calcoliamo l’area del triangolo. Altrimenti visualizziamo un messaggio di errore.
Ecco di seguito il semplice programma con Scratch:
Programmare con Scratch – Secondo esempio
Il secondo esempio è molto simile al primo.
Progettare l’algoritmo che, dati la base maggiore, la base minore e l’altezza di un trapezio, calcoli l’area se tutti i valori sono positivi, altrimenti stampi il messaggio “Valori di input errati“.
Innanzitutto scegliamo uno sfondo ed uno sprite qualsiasi e costruiamo il nostro script sullo sprite scelto.
L’algoritmo si risolve in maniera molto simile al precedente, ma questa volta occorre una variabile in più, cioè la base maggiore.
base: rappresenta la base minore del trapezio e deve essere un valore maggiore di zero.
BASE: rappresenta la base maggiore del trapezio e deve essere un valore maggiore di zero.
altezza: rappresenta l’altezza del trapezio e deve essere un valore maggiore di zero.
area: variabile che memorizza il calcolo dell’area del trapezio.
N.B. La variabile base è diversa da BASE.
Quindi non ci resta che costruire il nostro semplice programma in Scratch.
Chiaramente sarebbe utile anche controllare che la BASE sia maggiore di base. Aggiungete pure il controllo e discutiamone nei commenti sotto.
Abbiamo iniziato a programmare con Scratch realizzando, per il momento, dei semplici algoritmi di selezione.
In questo articolo parleremo di redirect 301 e dunque di come impostare il redirect di un sito web dal file .htaccess.
Redirect 301 in dettaglio
Il codice 301 è un codice di stato del protocollo http che indica al client, che ha effettuato la richiesta al server, che la pagina è stata spostata in maniera definitiva.
Il codice di stato 302 del protocollo http indica invece che lo spostamento della pagina è provvisorio.
Quindi con il codice 301 il server comunica al client che la pagina web non si trova più, in maniera definitiva e permanente, al link originale.
Il motore di ricerca in questo modo ha le informazioni necessarie per modificare il proprio database, aggiornando la nuova URL e gli indici che indicano la nuova posizione della URL nelle SERP.
Pertanto gestire correttamente i redirect è un’operazione importante per la SEO, altrimenti il sito non viene indicizzato correttamente.
Quindi quando, per qualsiasi motivo, il sito deve essere spostato in maniera permanente e definitiva devo usare il redirect 301.
In questo modo si evita anche l’errore 404 ovvero pagina non trovata.
Ci sono vari modi per realizzare un redirect 301, vi ricordo infatti che si può fare semplicemente utilizzando il codice php.
htaccess directory – In questa lezione vedremo come limitare o consentire l’accesso solo ad alcune directory, sotto-directory, ad un singolo file o ad un gruppo di file.
Nella scorsa lezione abbiamo utilizzato le direttive limit, order, deny, allow per limitare o permettere l’accesso ad un sito web da parte di alcuni domini o indirizzi ip.
Adesso utilizzeremo ancora queste direttive per limitare gli accessi ai contenuti del nostro sito web, tramite il file htaccess.
htaccess directory – Bloccare l’accesso ad una directory
Per limitare l’accesso alla directory con htaccess utilizzo il blocco <directory> e all’interno inserisco le specifiche da seguire.
Facciamo dunque un semplice esempio:
<Directory /nome-cartella/*>
Order deny,allow
Deny from all
</Directory>
Chiaramente sostituite nome-cartella con il nome della vostra cartella.
Con questo codice sto definendo innanzitutto l’ordine di inserimento delle nostre istruzioni: prima deny e poi allow. Poi blocco l’accesso a tutto il contenuto della cartella, l’asterisco infatti estende il blocco a tutti i file e alle sotto-cartelle.
Quindi ad esempio se digito www.nome-sito.it/nome-cartella i contenuti all’interno della cartella non sono visibili a nessuno.
Bloccare l’accesso ad un file
Possiamo decidere anche di bloccare un solo file all’interno di una cartella. Ad esempio posso proteggere un ipotetico file password.php che contiene informazioni riservate. Per fare ciò utilizzo il blocco <Files>.
<Files password.php>
Order deny,allow
Deny from all
</Files>
Il codice sopra impedisce a tutti di accedere al file password.php e di leggerne o scaricarne il contenuto.
Bloccare l’accesso ad alcuni tipi di file
Posso anche bloccare una serie di file. Ad esempio decido di bloccare i file che hanno estensione pdf, ico o mp4. Per fare questo devo utilizzare il blocco <FilesMatch>.
<FilesMatch \.(ico|pdf|mp4)>
Order deny,allow
Deny from all
</FilesMatch>
Il codice qui sopra impedisce a chiunque, (Deny from all) l’accesso ai file che finiscono con .ico oppure .pdf oppure .mp4.
Chiaramente anche qui potete modificare le estensioni in base alle vostre esigenze.
Infatti un classico utilizzo è nel limitare gli accessi ai file con estensione .inc oppure .conf, cioè le estensioni dei file di configurazione.
Inoltre posso anche aggiungere chi invece può accedere ai file.
<FilesMatch \.(inc|.conf)>
Order allow,deny
Deny from all
Allow from 123.123.123.123
</FilesMatch>
Chiaramente cambiate l’indirizzo IP con quello desiderato.
Ma attenzione se non si ha un indirizzo IP statico non ha senso adottare questa soluzione.
Si può in tal caso ricorrere alla sintassi CIDR indicando ad esempio:
Allow from 123.123.123.0/16
oppure:
Allow from 123.123.0/16
In modo da raggruppare un intervallo di indirizzi.
htaccess (Hypertext Access) – In questa lezione vedremo come configurare il file .htaccess per specificare le direttive di Apache. Infatti quando il web server riceve una richiesta, come ad esempio il caricamento di una pagina web, verifica se è presente un file .htaccess.
Questo file di solito si trova nella directory principale del sito web e può contenere varie indicazioni.
Il file .htaccess non è altro che un file di testo quindi si può modificare semplicemente con il blocco notes.
La documentazione ufficiale di Apache inerente i file htaccess la trovare al link: Apache htaccess.
Ecco quindi alcune delle indicazioni più comuni che è possibile dare:
– Limitareaccessialle cartelle
– Impostare il redirectdi un sito web
– Gestire l’URL rewriting
– Attivare il caching delle immagini
– Gestire le compressioni Gzip
– Proteggere le immagini dall’hot-linking
– Gestire pagine di errore personalizzate
– Configurare PHP
Vediamo in dettaglio i vari punti specificati sopra.
Limitare accessi alle cartelle con htaccess
Può essere utile limitare gli accessi a tutto il sito o ad una o più cartelle o sotto cartelle del nostro sito web. Ad esempio per bloccare bot e visite indesiderate.
Quindi potremmo proprio utilizzare le direttive di Apache per controllare l’accesso non autorizzato a tali cartelle.
Dobbiamo quindi accedere al nostro file htaccess, cliccare con il tasto destro e modificarlo utilizzando delle direttive.
Le direttive che in questo caso ci serviranno sono:
– Limit
– Deny/Allow
– Order
Quindi facciamo degli esempi di utilizzo:
<Limit GET HEAD OPTIONS POST PUT>
Order Allow,Deny
Allow from All
Deny from 123.123.123.123
</Limit>
Con questo codice sto bloccando le visite dall’indirizzo IP specificato.
Infatti abbiamo innanzitutto impostato la direttiva limit per tutte le chiamate GET, HEAD, OPTIONS, POST e PUT.
Poi abbiamo definito l’ordine di inserimento delle nostre istruzioni: prima allowe poi deny.
Quindi prima con allowpermettiamo l’accesso a tutti (ALL) e poi con deny neghiamo l’accesso ad un determinato indirizzo ip.
N-B. Si possono inserire anche più istruzioni deny di seguito.
Facciamo ancora un altro esempio:
<Limit GET HEAD OPTIONS POST PUT>
order deny, allow
deny from all
allow from .dominimo-ok.com
</Limit>
In questo caso sto bloccando tutte le visite tranne quelle del dominio specificato. Potrei inserire al posto del nome di dominio anche un indirizzo ip. Inoltre si possono inserire anche più istruzioni allow di seguito.
Nella prossima lezione vedremo come limitare l’accesso solo a determinati file o cartelle.